Mattinata al mare

Una chiara mattina d’inverno
l’onda arriva stanca
sulla spiaggia di ghiaia.
Nell’ora che sale,
l’aria fresca si dilata.
Fra me e l’orizzonte
un ultima barca
rientra di fretta,
mentre il tempo si ripete
nel silenzio monocorde
della risacca.
Perché ,allora, quest’ansia?
Questo correre
verso desideri d’infinito
per fermarsi al tuo volto?
Vento impetuoso
sulle mie lacrime;
marosi che si rincorrono
e sbattono con violenza
bagnando il cielo.
Poi i tuoi occhi d’amore.
La felicità dietro l’angolo
di un poligono senza fine.
L’illusione che cade nella fossa
dell’illusioni.


A.P.

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