Silenzio

Perdonami per aver cercato
di scaldarmi al tuo fuoco.
La lacrima che cade
è disperazione.
Se potessi ucciderei l’illusione
del cuore e della mente
e costruirei un monumento mostruoso
alla stupidità del maschio.
Anche l’uragano di furore
che grida ancora il tuo nome,
alla fine si placherà
e non rimarrà
che un mucchio di foglie orribili.
Ho deterso le mani peccatrici
dal tuo odore di donna,
esiliato in perpetuo il sogno
e nel mare deserto
non vola più il gabbiano.
Solo si sente, assiduo,
il rumore della risacca,
altrimenti è silenzio.

2 commenti:

Roberto ha detto...

dedica che trasuda disperazione, solitudine e desiderio, molto bella

Unknown ha detto...

molto forte...e mi piace, una delle mie preferite