Silenzio

Perdonami per aver cercato
di scaldarmi al tuo fuoco.
La lacrima che cade
è disperazione.
Se potessi ucciderei l’illusione
del cuore e della mente
e costruirei un monumento mostruoso
alla stupidità del maschio.
Anche l’uragano di furore
che grida ancora il tuo nome,
alla fine si placherà
e non rimarrà
che un mucchio di foglie orribili.
Ho deterso le mani peccatrici
dal tuo odore di donna,
esiliato in perpetuo il sogno
e nel mare deserto
non vola più il gabbiano.
Solo si sente, assiduo,
il rumore della risacca,
altrimenti è silenzio.

Immagini

Ho immaginato di toccarti,
ho immaginato il tuo piacere
e la tua sorpresa
per il gesto.
Immagini dell’amore,
connubio delle anime , caldo,
felicità
per il mio mondo
spettrale,
ma solo immagini
senza grida.

Non è la stessa cosa

Mi manchi,
non è la stessa cosa
che ci sia tu
o un’altra.
Dove il sorriso,
i neri capelli
da scompigliare
e la tua voce
che legge?
Vento fresco
per il mio volto
che ti guardava
sognante.
Ora la panchina
è vuota.
Manchi al paesaggio,
al mio egoismo.
Rosso è il cielo;
umida è la noia,
preludio
dell’eternità.
.


A.P.

qualcosa di più

Sei qualcosa di più
di quel che volevo;
più di un sogno
che avevo nella mente,
sei splendidamente
donna.
Nel sonnolento paese
che mi ospita
vado cercando
il tesoro
che la fantasia
ti donerà,
per una vita
piena della passione
che ogni giorno ti offro.
Tu vuoi però,
qualcosa di più
ed il mio desiderio
mai si placa
ed il mio passo,
stanco,
mai si ferma.

a.p.