le tue labbra

Una notte tornerò a pensarti.
Il tempo sarà dolce e tenero
come le tue labbra.
Un bacio e tutto sarà di nuovo.
Lo stesso coinvolgimento.
La stessa passione per te,
oh donna!


A.P.

Dimenticarti

DIMENTICARTI


Dimenticare il bene che ti voglio.
Partire e non vederti più.
Aggiungere dolore al dolore.
L’amore come punizione
per aver voluto sognare ancora.
Ragazzo, ricordo, sopra la collina
a picco sul mare, il castello di Populonia;
ed io,sulla torre, circondato dal vento,
un Dio pagano.
Il sole mi inondava di luce
ed i suoi raggi, sulla pelle dorata,
davano calore;
dinnanzi a me, immenso, il mare;
alle spalle,il pianto di antiche necropoli
e nel futuro vita, vita, vita!
Ed ora rinunciare al tuo volto
che stasera, sotto una pioggia di stelle,
avrei voluto baciare?
E non immergere più i miei occhi
nell’ambra dei tuoi.?
Il mio amore è guardarti
e amare i tuoi difetti.
È non vederti ed essere triste.
Vederti e scivolare nella tenerezza
nel desiderio…


A.P.

20 ottobre 1979

20 ottobre 1979

Il ricordo è un fiume
al contrario.
La chiesa al paese,
quel abito bianco,
l’emozione sul volto
e tuo padre accanto.
Io, impacciato,
ti guardo.
Sotto lenti scure,
mio padre piange,
le madri raggianti
per l’obbiettivo raggiunto.
Il ricordo è un fiume
al contrario
che risale la valle
e la vita.


A.P.